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Immagina questa scena: hai un prestito ancora in corso, arriva un extra incasso e decidi di chiuderlo in anticipo. La banca ti calcola gli interessi residui, paghi e ti senti “libero”. Fine della storia? Non proprio. In molti casi chi estingue prima ha diritto a riavere indietro una parte dei costi pagati all’inizio o durante il finanziamento: non solo interessi non maturati, ma anche commissioni e talvolta premi assicurativi collegati al prestito. E spesso nessuno te lo dice.
Di cosa stiamo parlando, in parole semplici
Se il finanziamento è al consumo (prestito personale, finalizzato, cessione del quinto, carta revolving), l’estinzione anticipata può dare diritto a rimborsi proporzionali su:
interessi non maturati;
commissioni e spese collegate al credito;
assicurazioni abbinate al prestito (quando davvero collegate), per la parte di periodo non goduto.
Nulla di tecnico: l’idea è semplice. Se chiudi prima, non devi pagare il tempo che non utilizzi.
Perché far verificare subito
Perché bastano pochi documenti per capire se vale la pena agire.
Perché spesso c’è margine di recupero oltre a quanto proposto nel conteggio iniziale.
Perché più passa il tempo, più diventa facile dimenticarsene.
Un esempio pratico (con nomi di fantasia)
Marco estingue in anticipo un prestito auto da 25.000 €. Il conteggio della finanziaria rimborsa solo gli interessi residui. Viene analizzato il contratto: emergono commissioni iniziali e una polizza CPI obbligatoria ai fini dell’erogazione. Viene richiesto all’istituto la rideterminazione pro-quota: la società riconosce ulteriori rimborsi su commissioni e assicurazione. Totale recuperato: oltre 1.000,00 €.
Domande frequenti rivolte allo Studio
“Vale anche per la cessione del quinto?”
Sì: rientra nel credito ai consumatori e di regola si rimborsano commissioni e premi assicurativi pro-quota, oltre agli interessi non maturati.
“E per una carta revolving chiusa in anticipo?”
Sì, si applica la logica della riduzione del costo residuo: serve verificare le voci di spesa e come sono state addebitate nel tempo.
“Ho estinto anni fa: posso ancora chiedere?”
Spesso sì, ma non indugiare: i termini decorrono dall’estinzione. Meglio farsi guidare su tempi e modalità.
Conclusione
Non si tratta di “un favore” dell’intermediario bancario: è un tuo diritto, quando ricorrono i presupposti. Serve però metodo: leggere il contratto, collegare le voci di spesa al prestito, ricalcolare con criterio e chiedere la restituzione corretta.
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